A PARTIRE DAL 19/05 E FINO AL 30/09/2021, I CONTRIBUENTI POSSONO INVIARE ALL’AGENZIA DELLE ENTRATE IL MODELLO 730 PRECOMPILATO COSÌ COME È STATO PREDISPOSTO OPPURE APPORTANDOVI ALCUNE MODIFICHE
SE SI DECIDE DI CAMBIARE OD INTEGRARE IL CONTENUTO DELLA PRECOMPILATA SARA’ NECESSARIO FARE ATTENZIONE ALLE CONSEGUENZE PERCHE’ VARIANO IN BASE A CHI LE FA.
Dal 19 maggio 2021, i contribuenti o i loro delegati possono inviare la propria dichiarazione dei redditi precompilata. Infatti, l’Agenzia delle Entrate, a partire da questa data, “sblocca” la dichiarazione e, quindi, permette l’invio della stessa aprendo ufficialmente il canale telematico.
Però, non è detto che il contribuente debba o voglia necessariamente inviare la dichiarazione così come viene proposta dall’Agenzia delle Entrate in quanto, per varie ragioni, potrebbe dover integrarla o correggerla. Quella proposta dall’Agenzia è una bozza che va sempre e comunque verificata e non è detto che in essa siano presenti tutti gli elementi utili a rappresentare fedelmente la realtà reddituale del contribuente.
È bene sapere peraltro che inviare una dichiarazione modificata comporta alcuni aggravi in termini di maggiori controlli che le Entrate possono effettuare, in questi casi, la differenza può essere rappresentata dal soggetto che li fa.
Si possono verificare i seguenti casi :
Dichiarazione accettata e inviata senza modifiche : se la precompilata è trasmessa senza modifiche dei dati indicati nella dichiarazione precompilata ovvero con modifiche che non incidono sulla determinazione del reddito o dell’imposta.
E’ facile intuire che il vantaggio di accettare la dichiarazione consiste in un’esenzione dai controlli formali, anche se questa non sarà un’esimente assoluta, infatti, per l’Agenzia delle Entrate rimane la possibilità di controllare la sussistenza delle condizioni soggettive che danno diritto alle detrazioni (ad esempio, nel caso in cui il 730 contenga, l’indicazione di interessi passivi derivanti da un mutuo contratto per l’acquisto di una casa ove il contribuente non ha più la dimora abituale, l’Agenzia sarà legittimata a recuperare la maggiore imposta con applicazione di sanzioni e interessi).
Dichiarazione modificata : in questo caso oltre al rifiuto di avvalersi della dichiarazione precompilata, l’altra possibilità che può verificarsi è quella di dover modificare i dati presenti nella dichiarazione. Quali saranno le conseguenze della modifica della precompilata?
Le conseguenze variano a seconda che la trasmissione sia effettuata:
- direttamente dal contribuente
- oppure mediante il CAF.
- Nel primo caso, il contribuente sarà soggetto all’attività di controllo e se le modifiche rispetto alla precompilata incidono sulla determinazione del reddito o dell’imposta presentando elementi di criticità oppure determinano un rimborso di importo superiore a 4.000 euro, l’Agenzia delle Entrate può effettuare controlli preventivi, in via automatizzata o mediante verifica della documentazione giustificativa, entro 4 mesi dal termine previsto per la trasmissione della dichiarazione, ovvero dalla data della trasmissione, se questa è successiva a detto termine. Il rimborso che risulta spettante al termine delle operazioni di controllo preventivo è erogato dall’Agenzia delle Entrate non oltre il sesto mese successivo al termine previsto per la trasmissione della dichiarazione, ovvero dalla data della trasmissione, se questa è successiva a detto termine.
- nell’altro caso, da preferirsi, il controllo formale sarà effettuato nei confronti del CAF, anche con riferimento ai dati relativi agli oneri, forniti da soggetti terzi, indicati nella dichiarazione precompilata.