Caf News 24, Sostegni a famiglie e imprese
BONUS 200 EURO: SE NE PARLA TANTO, MA E’ VERAMENTE TUTTO CHIARO?
Come dice il titolo, se ne parla tanto, ma in realtà, come al solito, mancano ancora i provvedimenti, la modulistica e gli aggiornamenti dei programmi necessari per l’eventuale erogazione del Bonus.
La normativa è sempre molto articolata, ma è chiaro che il Bonus interesserà dipendenti, pensionati, disoccupati, percettori reddito di cittadinanza, colf/badanti, P.IVA, lavoratori dello spettacolo e stagionali.
La misura una tantum (per cui si intende che verrà erogata una sola volta) sembrerebbe che verrà distribuita automaticamente nel mese di Luglio a quattro categorie (sempre che siano pronti gli aggiornamenti):
- i lavoratori dipendenti (che lo vedranno accreditato direttamente in busta paga);
- i pensionati (che lo troveranno all’interno del cedolino);
- i percettori di reddito di cittadinanza (i quali lo riceveranno sulla card Poste Pay che gli è stata fornita, dalle Poste e sulla quale ogni mese viene caricato l’importo).
- i disoccupati (che lo avranno insieme all’assegno).
Per quanto riguarda i lavoratori dipendenti, è vero che lo riceveranno automaticamente in busta paga, ma sarà necessario:
- rilasciare al datore di lavoro una autocertificazione dove attesta di non avere altri rapporti di lavoro e/o prestazioni quali reddito di cittadinanza, e se presenti, di non aver richiesto il bonus anche ad altri datori;
- aver beneficiato in uno dei mesi da marzo ad aprile 2022 della riduzione contributiva dello 0,80% prevista dalla Legge di Bilancio 2022
Tutti le altre categorie, invece, dovranno inviare personalmente una richiesta all’ente di riferimento.
All’INPS dovranno presentare domanda, sempre con un reddito, derivante dal rapporto di lavoro, non superiore ai 35 mila euro nel 2021: chi NON HA PARTITA IVA e non è iscritto ad altre forme previdenziali obbligatorie, per i quali risulti almeno un contributo mensile per il 2021;
- i titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa (co.co.co) con contratto attivo alla data di entrata in vigore del decreto;
Per quanto riguarda i lavoratori autonomi PARTIVA IVA saranno distribuiti in base a criteri di reddito che verranno fissati da un ulteriore Decreto Ministeriale e che sarà emanato entro 30 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Aiuti. Tradotto: bisogna ancora aspettare.
La misura è destinata ad ogni singolo individuo e non a un intero nucleo familiare, perciò per stabilire chi ne ha diritto o meno, il parametro valutato sarà il reddito e non l’ISEE.