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CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO PER SUPERBONUS AL 90%
Stefano Ceci
Con provvedimento prot. 332648/2023 del 22 settembre 2023, l’Agenzia delle Entrate chiarisce termini e modalità di erogazione del contributo a fondo perduto previsto dall’art. 9, comma 3, del decreto Aiuti quater.
Specificatamente, il provvedimento prevede un contributo a fondo perduto da erogare a favore dei soggetti persone fisiche che, titolari anche in quota, di un diritto di proprietà o di un diritto reale di godimento sull’unità immobiliare oggetto degli interventi edilizi per i quali spetta la detrazione limitatamente al 90% del loro ammontare, ovvero, per gli interventi effettuati dai condomini, sull’unità immobiliare facente parte del condominio.
L’unità immobiliare oggetto di tali interventi deve essere adibita ad abitazione principale del richiedente.
L’importo massimo della spesa agevolabile oggetto del contributo è pari a 96.000 euro, da rapportare alla spesa agevolabile sostenuta dal richiedente o dal de cuius nel caso in cui il costo dell’intervento sia stato sostenuto da più possessori.
Sull’agevolazione in commento erano stati già forniti importanti chiarimenti con la circolare n. 13/E del 13 giugno 2023, con cui è stato precisato che per interventi avviati dal 1° gennaio 2023 devono intendersi, in linea generale, gli interventi per i quali la CILA sia stata presentata a decorrere dalla stessa data, per i quali la data di inizio lavori indicata nella medesima CILA è successiva al 31 dicembre 2022.
Possono rientrare nella nuova disciplina anche gli interventi per i quali la presentazione della CILA sia antecedente al 1° gennaio 2023, purché il contribuente dimostri che i lavori abbiano avuto inizio a decorrere dall’anno 2023, circostanza che può essere documentata dalla data di inizio lavori indicata nella CILA o anche mediante un’attestazione resa dal direttore dei lavori
L’istanza potrà essere trasmessa direttamente tramite la procedura web disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate oppure anche tramite il CAF.
Per presentare la dichiarazione sarà necessario avere un reddito non superiore a 15.000 euro.
La presentazione può essere effettuata dal 2 ottobre 2023 e non oltre il 31 ottobre 2023.
In caso di errore, sarà possibile nello stesso termine presentare una nuova istanza, che andrà a sostituire ad ogni effetto quella in precedenza presentata, dunque non la integra ma la sostituisce, l’ultima dichiarazione trasmessa sostituirà tutte quelle in precedenza trasmesse. Negli stessi termini e con le medesime modalità si potrà presentare rinuncia al contributo.
Merita approfondimento la modalità di distribuzione delle somme a fondo perduto.
Sono riferite a lavori che non potranno eccedere i 96.000 euro di spesa agevolabile, ciò sta a significare che in presenza di più soggetti per il medesimo immobile il contributo sarà ripartito fra i diversi aventi diritto.
Le risorse finanziarie sono ripartite in base al rapporto percentuale tra l’ammontare delle risorse e l’ammontare complessivo dei contributi richiesti con le istanze. L’importo potrà essere rimodulato in relazione al rapporto fra le richieste e le somme disponibili, viene comunque stabilito un paletto, se, il rapporto percentuale tra l’ammontare delle risorse stanziate e l’ammontare complessivo dei contributi richiesti è inferiore al 10%, il contributo sarà determinato applicando all’importo richiesto la percentuale del 10%.
In tale ultimo caso il contributo sarà erogato, fino ad esaurimento delle risorse stanziate, sulla base dell’ordine cronologico delle date, indicate nelle istanze, nelle quali è stato effettuato il primo bonifico per il pagamento delle spese oggetto del contributo a partire dal 1° gennaio 2023. In presenza di istanze contenenti la medesima data di effettuazione del primo bonifico e di insufficienza delle risorse finanziarie necessarie per l’erogazione di tutti i contributi richiesti con le stesse, si procederà al pagamento sulla base dell’ordine cronologico di presentazione delle suddette istanze, fino ad esaurimento delle risorse finanziarie. Il mancato pagamento delle istanze per esaurimento delle risorse finanziarie disponibili comporterà lo scarto delle stesse.
Il che ci porta a ritenere che converrà affrettarsi alla spedizione dell’istanza, visto che sugli altri termini od aspetti non vi sarà la possibilità di incidere.
La percentuale di ripartizione sarà comunicata con successivo provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate entro il 30 novembre 2023.
Il contributo sarà erogato mediante accredito sul conto corrente bancario o postale del richiedente.
Prima di effettuare l’accredito, l’Agenzia delle Entrate al fine di individuare anomalie e incoerenze che determinano lo scarto dell’istanza, porrà in essere una verifica con l’incrocio dei dati in anagrafe tributaria.
Nell’ipotesi in cui il contributo risultasse indebitamente percepito, oltre ad essere soggetti al recupero del contributo e delle sanzioni relative è previsto l’avvio delle procedure di cui all’art. 316/ter del Codice Penale, viene ammesso anche il ravvedimento spontaneo mediante la restituzione dell’indebito contributo percepito.