DAL 2023 TRACCIBAILITA’ A TUTTO CAMPO
PER GRADI SI CHIUDE IL CERCHIO SULLA MANCATA CIRCOLAZIONE DEL CONTANTE
Dal primo gennaio si ricorda che il limite alla circolazione del denaro contante è fissata in 1.000,00 euro, questo è un chiaro segnale della sempre maggiore marginalità del contante nelle transazione commerciali.
Ben conoscono la questione le nostre sedi CAF che nel corso dell’anno che si sta per concludere, hanno dovuto confrontarsi con la questione della tracciabilità non solo sulle spese mediche ma su molti degli oneri detraibili e deducibili ora previsti.
Con ogni probabilità le difficoltà legate a veicolare determinati concetti sono destinate a rimanere solo uno sfocato ricordo, la scure del legislatore è definitivamente calata sulle transazioni per contante, infatti con l’art. 19-bis, viene inserito il comma 4-bis all'art. 15, D.L. n. 179/2012, conseguentemente: “a decorrere dal 1° gennaio 2023, nei casi di mancata accettazione di un pagamento, di qualsiasi importo, effettuato con una carta di pagamento (carta di credito o carta di debito), da parte di un soggetto obbligato, si applica nei confronti del medesimo soggetto la sanzione amministrativa pecuniaria del pagamento di una somma pari a 30 euro, aumentata del 4% del valore della transazione per la quale è stata rifiutata l’accettazione del pagamento”.
Ai più attenti non sarà sfuggito che questa norma non è una vera e propria novità, infatti nella prima versione del D.L. n. 124/2019 era stata prevista l’applicazione - a partire dal 1° luglio 2020 - di una sanzione pecuniaria pari a 30 euro + il 4% dell'importo rifiutato. La sanzione avrebbe riguardato, almeno in teoria, tutti i pagamenti con carta rifiutati, con possibilità per il consumatore di segnalare la violazione dell’esercente all’Agenzia delle Entrate.
Tale previsione non ha mai visto la luce: a causa alle numerose proteste da parte delle associazioni esercenti, si è infine optato per la rimozione delle sanzioni, ma ora, con una mossa del tutto inaspettata, nella legge di conversione del D.L. n. 152/2021 le sanzioni POS tornano in ballo, dando un segnale chiaro: proprio come previsto con il PNRR, il Governo conta di mettere “sotto tiro” nella lotta all’evasione e al sommerso l’omessa fatturazione e il mancato rilascio degli scontrini.