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IL MEF CHIARISCE UN PRINCIPIO A VALERE SULLE ESENZIONI IMU

Nel corso di Telefisco 2023, il MEF ha fornito un importante chiarimento in relazione alla dichiarazione IMU relativa ad alcune categorie di immobili per poter beneficiare dell’esenzione dall’ imposta.

I funzionari del MEF chiariscono come ci si sia così adeguati ad una recente pronuncia della Cassazione confermando che la dichiarazione IMU è obbligatoria per avere diritto all’esenzione.

Gli “Ermellini” affermano, che alla base del beneficio dell’esenzione, vi è la necessità di trasmettere la relativa domanda, tale obbligo a detta della Consulta, diviene un principio generale del diritto tributario.

Venendo alla questione, viene chiarito che il beneficio dell’esenzione dall’IMU per:

  1. i fabbricati “merce”,
  2. gli alloggi sociali,
  3. le case dei militari,

sarà opponibile all’ente locale solo dopo è la presentazione della specifica dichiarazione, questo, anche in assenza di un’espressa previsione «a pena di decadenza».

La questione viene posta all’attenzione dei giudici con il Dl 102/2013, che ha introdotto cinque fattispecie di esonero dall’IMU soggette all’obbligo dichiarativo, in questo specifico caso previsto a pena di decadenza dal beneficio medesimo.

  1. I fabbricati costruiti e destinati dall’impresa costruttrice alla vendita (fabbricati «merce»);
  2. le unità immobiliari appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa, adibite ad abitazione principale e relative pertinenze dei soci assegnatari;
  3. gli alloggi sociali come definiti dal decreto del ministro delle Infrastrutture 22 aprile 2008;
  4. gli immobili del personale in servizio permanente appartenente alle Forze armate e alle Forze di polizia a ordinamento militare;
  5. gli immobili utilizzati dagli enti non commerciali destinati ad attività di ricerca scientifica.

Questi sono i cinque casi analizzati, in ognuno di essi, sottolinea che la Cassazione, non sarà sufficiente analizzare il comportamento concludente del contribuente, ad esempio desumibile dall’iscrizione in bilancio degli immobili merce. In questo specifico caso è stato più volte confermato che l’esonero dall’IMU presuppone la presentazione della dichiarazione diversamente si incorrerà nella decadenza dal beneficio.

Con le decisioni n.5190 e n.5191 del 2022 la Cassazione ha avuto modo di evidenziare che la legge 160/2019 (disciplina della nuova IMU) non ha abrogato il Dl 102/2013, riaprendo la questione sui casi soggetti all’obbligo dichiarativo a pena di decadenza.

Considerando che la disciplina sulla nuova IMU prevede tre fattispecie, ossia fabbricati merce, alloggi sociali e immobili forze armate e militari, soggette all’obbligo dichiarativo, si dovrebbe attribuire alla dichiarazione un’efficacia costitutiva dell’agevolazione.

Durante Telefisco 2023 il dipartimento delle Finanze prende atto dei recenti sviluppi giurisprudenziali e in particolare della decisione n.37385/2022 della Cassazione, nella quale si legge che "il principio della decadenza da un beneficio fiscale in assenza del compimento di un onere di comunicazione espressamente previsto dalla legge è del resto un principio generale del diritto tributario (v. Cass. n. 21465 del 2020; Cass. n. 5190 del 2022)".

Alla luce di questo l’obbligo dichiarativo è in ogni caso necessario per ottenere il relativo beneficio fiscale.