LA PROCEDURA DI FERMO AMMINISTRATIVO CONOSCIAMOLA MEGLIO
Consumandomi nell’attesa del 30 di novembre, provo ad argomentare un concetto direttamente mutuato dal “vulgo astronomico”, siamo prossimi ad assistere ad una congiunzione non astrale ma … fiscale.
Il 30 di settembre, si allineeranno nel nostro universo familiare; non uno, non due … ma molti più adempimenti fiscali.
Il più ostico potrebbe essere il pagamento delle rate relative alla rottamazione ter scadenti nel 2022, ricordo al riguardo, la possibilità di procrastinarne il pagamento entro e non oltre il nove di dicembre, se si va oltre la rottamazione decade, facendo salve le rate pagate come acconto sul debito complessivamente riferito al provvedimento di riduzione delle sanzioni.
Prendendo spunto dalla grande vivacità dimostrata dall’agenzia allorquando dai primi giorni di settembre è cessato il periodo di “vacatio”, non poso esimermi dall’affrontare la questione dei fermi amministrativi diventata nel frattempo questione di grande attualità per ritengo utile ed interessante, approfondirne le caratteristiche al fine di supportare i nostri assistiti laddove ne fossero rimasti vittima.
Si sente parlare di fermo amministrativo (ganasce fiscali) sappiamo di cosa si tratta?
Il fermo amministrativo è l’atto formale con il quale l’Agenzia delle Riscossioni (ex Equitalia) o un altro ente dispone il blocco temporaneo di un veicolo in quanto bene di valore, per recuperare i propri crediti.
Un veicolo sottoposto a fermo amministrativo:
non potrà circolare,
non sarà possibile radiare, esportare o rottamare la tua vettura,
non sarà possibile parcheggiarla su suolo pubblico,
non sarà possibile venderla senza aver informato l’acquirente sulla situazione del mezzo (il che equivale a dire che non si potrà vendere).
Chi contravviene e guida un’auto sottoposta a fermo amministrativo rischia una multa che varia dai 1988 a 7953 euro.
A questo aggiungo che in caso di incidente, l’assicurazione potrebbe non coprire i danni.
Se non bastasse come sanzione accessoria potrà essere applicata la confisca del mezzo, che differentemente dal fermo farà sì che la proprietà dell’auto passi direttamente all’Agenzia delle Entrate o altro creditore.