AREA RISERVATA - CAF MCL

LA RIFORMA FISCALE AIUTERA’ A RITROVARE IL BANDOLO DELLA MATASSA?

Caf News 24
/ Pubblicato in: Speciali
LA RIFORMA FISCALE AIUTERA’ A RITROVARE IL BANDOLO DELLA MATASSA? 3738 0

Una norma complessa, contorta che la stessa Agenzia fatica ad interpretare

articolo di Stefano Ceci

Farsi largo nello sciame fiscale è come arrancare in una fitta giungla, dove l’unica opzione possibile è avanzare a colpi di machete.

Paragonare gli operatori della fiscalità al protagonista del racconto di Edgar Rice Burroughs (Tarzan) probabilmente era l’ultima delle suggestioni che avrei ipotizzato, allorquando iniziai ad occuparmi di fisco (parecchio tempo addietro purtroppo, il destino infatti, mi ha riservato l’onere di essere una sorta di enfant prodige).

Va detto, a parziale mitigazione dei concetti appena espressi, che il mio rapporto con la fiscalità non è stato sempre rose e fiori, tutt’altro. Fin dall’inizio ho vissuto nella condizione di crisi da “settimo anno”, ma ultimamente, complice un’infame pandemia e l’incapacità di governarne gli effetti, si sono determinati esiti degenerativi davvero improbabili.

Il Direttore Generale dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, con toni assai meno sarcastici, il 9 marzo, presso la Sala della Regina della Camera dei Deputati, nel presentare i risultati raggiunti nel 2022 arriva alle medesime conclusioni; se a dirlo è lui c’è da credergli, ma soprattutto, c’è da essere preoccupati!

I numeri del 2022 da soli segnano perfettamente il perimetro del disagio vissuto da parte dei funzionari dell’Agenzia, ben 16.000 interpelli a livello regionale, oltre 2.000 a livello centrale, 36 circolari (di cui alcune sono dei veri e propri tomi …. a buon intenditor…) ed 81 risoluzioni.

Se l’Agenzia si stressa nell’interpretare sè stessa figuriamoci noi che siamo chiamati ad applicarla e attenzione ……. per gli stessi motivi ad essere sanzionati!

Il paradosso è che l’Agenzia fa “outing” proprio nel momento in cui parallelamente proclama uno step ulteriore nel miglioramento della precompilata e del rapporto fisco – contribuente.

Che si trattasse di un bluff ne avevamo drammatica contezza, ma l’invocazione di aiuto da parte del Direttore Generale, per un verso dona una dimensione umanizzata all’Istituto, per l’altro apre scenari inquietanti, rispetto a questo “blob” che nessuno riesce a fermare.

Il Direttore dice anche di più, centrando il più grande dei disagi che siamo chiamati a gestire e cioè che non vi è linea comune fra i diversi uffici; quotidianamente subiamo il rigetto di pratiche che in uffici diversi, per i medesimi motivi e con la medesima documentazione esibita, erano considerati corretti.

Purtroppo la gestione dei 36 ter a livello locale impone di assumere atteggiamenti spesso solo coerenti con la volubilità dei diversi funzionari o dirigenti dell’Agenzia delle Entrate.

Norme confuse, funzionari in confusione (lo dice il Direttore generale), cittadini confusi: e noi ??

Noi purtroppo non possiamo permetterci il lusso di essere confusi, non lo dico perché mi sento un super RAf di un super CAF, ma più semplicemente perché questa confusione la paghiamo a carissimo prezzo, non solo sul fronte delle sanzioni, ma soprattutto aderendo o lasciando aderire alla precompilata.

Attenzione, questa non è la difesa di una rendita di posizione, questo invece è il richiamo alla funzione sussidiaria che strutture come la nostra sono costituzionalmente chiamate ad assolvere, il principio è uno solo e va esplicitato con chiarezza: SEMMAI VI SARA’ L’ADESIONE TOTALE ALLA PRECOMPILATA NON SARA’ PERCHE’ IL CITTADINO SI FIDA DELL’AGENZIA, MA SOLO PERCHE’ LA TEME.

Basti fare l’esempio del superbonus, modificato da ultimo con le novità del DL 11/23. Norme che hanno ingarbugliato in un ginepraio di eccezioni e responsabilità una norma già nata male. Nell’attesa delle modifiche a quella che era l’ennesima modifica della legge, si vanno rincorrendo ipotesi, soluzioni e richieste da parte degli istituti bancari, alcune di queste davvero incomprensibili. Basti considerare che questa è la trentesima modifica della legge, dal momento della sua promulgazione, trenta occasioni di rimescolamento di responsabilità, termini, opzioni che hanno prodotto sempre lo stesso effetto, paura. La paura delle responsabilità penali, la paura delle implicazioni economiche, solo paura.

Paura che ne ha limitato gli effetti e permesso a chi invece paura non ha, di rimestare nel torbido ed arricchirsi illecitamente.

Perciò ben venga la riforma, purché abbia come cardine la chiarezza, la semplicità ed il rispetto. Questo per smentire talune fallaci tesi che ci vogliono come figli della complicazione tributaria, a questi dico che noi non lucriamo sulle difficoltà dei cittadini; per smentire questa banale tesi, basterà ricordare che noi, per gli errori paghiamo un prezzo, spesso assolutamente spropositato rispetto a quelli che possono essere i vantaggi economici tratti dall’attività svolta.       

Print
Rate this article:
3.0

Stefano Ceci
Contact author
Altri articoli di Stefano Ceci

Stefano Ceci

Dottore Commercialista iscritto all’ordine di Roma, Iscritto al Registro dei Revisori Contabili dal 1985 titolare di uno studio tributario e di consulenza aziendale. Componente Commissione area Tecnico Fiscale Consulta Nazionale dei CAF. Responsabile dell’Assistenza Fiscale del CAF MCL srl. Responsabile Ufficio Formazione CAF MCL srl. Ha maturato notevole esperienza nella gestione ed organizzazione degli Enti No Profit, componente del Tavolo Tecnico Legislativo in seno al Forum Nazionale del Terzo Settore, relatore alla Commissione Bilancio del Senato per le proposte di modifica Dlgs 117/17 , Componente Ufficio di Segreteria Fondi PNRR UE 2021-27 Forum Nazionale del Terzo Settore, collaborazioni con le commissioni terzo settore dell’Ordine dei Dottori Commercialisti di Roma ed Arezzo _ consulente amministrativo progetti ex/L. 383/00, consulente scientifico Commissione Riforma Terzo Settore – collaborazione con testate giornalistiche : CAF NEWS24 , Edizioni Traguardi Sociali, nel 2022 ha pubblicato: La Riforma del Terzo Settore – manuale pratico per le Associazioni di Promozione Sociale”

Contact author

x

Speciali

Assegno Unico Universale

ASSEGNO UNICO E UNIVERSALE 2024 PER FIGLI A CARICO: PERCHE’ E’ IMPORTANTE PRESENTARE L’ISEE

AGGIORNARE L’ISEE ENTRO IL 29 FEBBRAIO, PER EVITARE DI RICEVERE L’IMPORTO MINIMO

ASSEGNO UNICO UNIVERSALE, DUE IMPORTANTI NOVITA’ DI SETTEMBRE

DUE NUOVE CIRCOLARI DELL’INPS, SPIEGANO LE NOVITÀ RELATIVE AL PAGAMENTO DELL’ASSEGNO UNICO PER I FIGLI, SIA PER CHI GIÀ LO RICEVE CHE...

ENTRO IL 28 FEBBRAIO VA PRESENTATA LA DSU AGGIORNATA PER CONTINUARE A BENEFICIARE DELL’ASSEGNO UNICO

Le sedi dovranno promuovere l’adempimento ISEE per l’assegno unico 2023


Bonus Edilizi

BONUS VERDE PER SISTEMAZIONE TERRAZZI E GIARDINI

COME UTILIZZARLO AL MEGLIO NEL 2024

LA SORTE DELL’IMMOBILE COMPRAVENDUTO OGGETTO DI SUPERBONUS

OCCHIO AL REGOLAMENTO DEI CONTI

COL DECRETO CESSIONI VIENE PREVISTA LA POSSIBILITA’ DI SCEGLIERE SE 4 O 10 RATE

Solo per le spese sostenute nel 2022 la possibilità di limitare gli effetti dei blocchi alle cessioni


L'approfondimento

La strenna che non ti aspetti (aggiornato al DL 167/24 G.U. 14/11/24)

Novità importanti per cartelle esattoriali, notifiche ed impugnazioni.

Novità importanti per cartelle esattoriali, notifiche ed impugnazioni.

Commenti

Confrontiamoci con il secondo acconto IMU consapevoli delle nuove possibilità di esonero IMU

Sotto la supervisione di un adulto si può fare e varia in funzione dell’età del minore

Una sentenza della Suprema Corte incide sulla determinazione delle sanzioni per tardiva registrazione dei contratti di affitto

Un emendamento al Decreto “ Aiuti bis” prevede l’elevazione del limite di impignorabilita’ delle pensioni

Modello semplificato per installazione pannelli fotovoltaici

Modello 730

LA CORTE DEI CONTI RILEVA L'USO MASSIVO DEI CAF E DEGLI INTERMEDIARI PER EVITARE ERRORI E SEMPLIFICARE IL PROCESSO.

DOPO ANNI DI INCERTEZZE OPERATIVE E PARENTESI LEGATE ALLA PANDEMIA VI E’ ORA LA CERTEZZA DELLA GENERALIZZATA OPZIONE PER IL 730 SENZA SOSTITUTO 

IL 30 NOVEMBRE RAPPRESENTA LA DATA DI SCADENZA PER L'INVIO DELLA DICHIARAZIONE DEI REDDITI 2023, UN OBBLIGO CHE COINVOLGE NON SOLO I TITOLARI DI PARTITA IVA MA ANCHE I LAVORATORI DIPENDENTI E I PENSIONATI CHE NON HANNO ANCORA PRESENTATO IL MODELLO 730.

IL SECONDO ACCONTO OPZIONI PER IL RICALCOLO

CafNews24 è una testata giornalistica registrata presso il tribunale di Roma Il 20/10/2021 con n. 167/2021

Se vuoi essere sempre aggiornato su scadenze, agevolazioni e novità fiscali

Iscriviti alla nostra Newsletter

  • *
  • *
  • *
  • Ho letto e compreso la privacy policy del sito
  • *