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INPS COMUNICA LA DISPONIBILITA’ DI TRE NUOVE FUNZIONI PER CORREGGERE OD INTEGRARE LE DOMANDE
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INPS COMUNICA LA DISPONIBILITA’ DI TRE NUOVE FUNZIONI PER CORREGGERE OD INTEGRARE LE DOMANDE

Accedendo tramite SPID, ai dati relativi alla propria domanda, il sito dell’INPS mette a disposizione tre strumenti utili a correggere alcune anomalie.

In alcuni casi le correzioni produrranno effetti immediati in altri casi no, vediamo quali sono e come funzionano.

  1. Funzionalità : MODIFICA LA DOMANDA
  2. Funzionalità : VISUALIZZAZIONE DEI PAGAMENTI
  3. Funzionalità: Evidenza delle posizioni con anomalie o incompletezze

Nella sezione del sito “Consulta e gestisci le domande che hai presentato”, c’è ora il pulsante “Modifica” . Chiariamo che non sarà possibile modificare indiscriminatamente tutti i campi della domanda ma solamente alcune specifiche condizioni, infatti, attivando il pulsante sarà possibile variare i valori di alcuni campi delle schede figlio, modificando quelli già presenti e sono specificatamente 7 aree di informazioni:

  1. variazione o inserimento della condizione di disabilità del figlio;
  2. variazioni della dichiarazione relativa alla frequenza scolastica/corso di formazione per il figlio maggiorenne (18-21 anni);
  3. modifiche attinenti all’eventuale separazione/coniugio dei genitori;
  4. il codice fiscale dell’altro genitore (a condizione che questi non abbia già fornito la propria modalità di pagamento e non abbia già percepito un pagamento);
  5. i criteri di ripartizione dell’assegno tra i due genitori sulla base di apposito provvedimento del giudice o dell’accordo tra i genitori;
  6. spettanza delle maggiorazioni previste dagli articoli 4 e 5 del decreto legislativo n. 230/2021;
  7. variazioni attinenti alle modalità di pagamento prescelte dal richiedente e dall’eventuale altro genitore.

IMPORTANTE: ciascuno degli inserimenti elencati se valorizzato abilita la modifica dell’assegno solo a decorrere dal momento dell’inserimento non genera perciò il diritto a percepire arretrati o conguagli, la sola eccezione ammessa è quella relativa alla condizione di disabilità del figlio/a, infatti in questo caso (a differenza degli altri) è richiesta la data di decorrenza della variazione per disabilità.

La seconda funzione attivata è utile per la verifica dei pagamenti ricevuti; infatti, è stato aggiunto un ulteriore pulsante chiamato “Pagamenti”, con il quale sarà possibile visualizzare la lista dei pagamenti disposti a favore dell’assistito suddivisi per competenza mensile con la specifica modalità di pagamento utilizzata.

L’ultima funzione che andiamo a presentare è quella dedicata all’evidenza delle posizioni con anomalie o incompletezze, sicuramente molto importante ed utile.

Nella sezione già in precedenza richiamata “Consulta e gestisci le domande che hai presentato”, è stato inserito oltre al pulsante modifica di cui si è scritto prima anche  il campo “Evidenze” con lo scopo di consentire all’utente che ha inserito la domanda di prendere conoscenza delle possibili criticità emerse durante la fase istruttoria da parte dell’Istituto e che ne impediscono il completamento, situazione questa che sterilizzerebbe la corresponsione dell’assegno ma fino ad oggi senza possibilità per colui che ne soffriva gli effetti di poterne aver contezza.

Nel caso di segnalazione di anomalia, la domanda potrà essere sbloccata solo dopo che il richiedente la prestazione sia intervenuto sulla pratica fornendo le informazioni richieste che fino a quel momento ne avevano impedito l’evasione.

Tipicamente, fornire ulteriore documentazione a supporto oppure dichiarare la permanenza di uno specifico requisito.

Nell’ipotesi (tutt’altro che rara) in cui le criticità siano più di due, la lista completa delle situazioni che impediscono il completamento dell’istruttoria può essere visualizzata accedendo al dettaglio della domanda, selezionando il pulsante “Evidenze”.

Le evidenze possono riferirsi ad una molteplicità di situazioni che solo indicativamente possono riferirsi:

  1. alla modalità di pagamento prescelta dal cittadino
  2. alla necessità di ulteriore documentazione da allegare per comprovare requisiti specifici che permettono il diritto e/o determinano la misura dell’assegno
  3. alla necessità di integrare i requisiti (di studio, tirocini, ecc.) per i figli diventati nel frattempo maggiorenni dopo la presentazione della domanda
  4. alla discordanza della condizione di disabilità con quanto invece rilevato nella DSU.

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