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MODELLO 730 ERRATO?  KEEP CALM AND STAY TUNED
Stefano Ceci

MODELLO 730 ERRATO? KEEP CALM AND STAY TUNED

Vi immagino volgere con soddisfazione lo sguardo all’indietro guardando sparire i contorni dell’ultimo adempimento. C’è però qualcosa che non torna, guardate meglio e vi trovate col respiro strozzato in gola, l’adempimento che adesso ha assunto forma compiuta, sembra volersi divincolare dalla mordace presa delle tenaglie del tempo, finché in uno sbuffo di vapore viene definitivamente inghiottito dalle cupe ombre del ricordo.

Rimanete fermi, serve un po' per riprendere contatto con la realtà, quest’immagine onirica forse generata dalla lettura degli ultimi articoli di CAF NEWS 24, non può lasciarvi indifferenti.

Ora vi conforta ripassare nervosamente fra le dita l’elenco delle pratiche concluse, indubbiamente quest’anno avete messo a segno un’ottima performance, l’ufficio è migliorato nella gestione delle pratiche lo è stato anche nel rapporto con gli utenti, è stata dura ma ce l’avete fatta, ma allora perché come novelli Ebenezer Scrooge avete ricevuto l’inaspettata visita dell’adempimento passato?

Nervosamente passate in rassegna tutti i fogli, foglietti ed appunti che silenziosi testimoni di serate di fuoco ora giacciono immoti e sparpagliati sulla scrivania, nulla, non un indizio non un’informazione, non un’intuizione. Finché accade qualcosa, un dubbio, una sensazione vi risale frizzante come il disordinato perlage di uno spumante, e lo fa partendo dall’antro più profondo e nascosto della vostra coscienza, ora la canaglia si staglia nitida e grave come il sole a mezzo giorno, vi eravate ripromessi di verificare quella spesa, ma non l’avete più fatto, chissà quante volte avrete scansato il documento noncuranti dell’espressione implorante d’attenzione del plico abbandonato al suo destino.

Ed ora? Il modello 730 è stato spedito il 30 settembre e con gli occhi gonfi di pianto vi trovate a pensare “come mai potrò rimediare? Nella formazione la direzione generale non ne ha mai parlato! Perché doveva capitare proprio a me? “.

Al netto di finali splatter che evito per non scadere ulteriormente, questo breve racconto Horror declinato nell’attualissima chiave Halloween, mi serve per introdurre una breve nota che ha lo scopo di evitare episodi di panico allorquando ci si ritrovi nelle condizioni del nostro sfortunato protagonista, volutamente portate all’estremo. Chiarisco anzi, dichiaro: che i fatti ed eventi raccontati sono solo frutto della fervida fantasia dell’autore e che non trovano assolutamente riscontro nelle condotte tenute da alcuno degli operatori del CAF MCL (?).

Ciò che ho raccontato non potrà mai verificarsi, ovviamente mi riferisco alla visita dell’adempimento passato e non al tutto il resto!!!

Bando alle storie horror, veniamo invece ai rimedi del caso:

quando un contribuente presenta un Modello 730 errato o incompleto, è possibile intervenire per correggerlo utilizzando il Modello Redditi Persone Fisiche. Questo può avvenire sia entro i termini di scadenza previsti per la dichiarazione dei redditi sia successivamente.

1. Utilizzo del Modello Redditi per Correzioni Entro i Termini Ordinari

Se il contribuente si accorge dell’errore o dell’omissione entro il 31 ottobre 2024, è possibile presentare una dichiarazione correttiva nei termini utilizzando il Modello Redditi. Questo consente di apportare modifiche senza incorrere in sanzioni e di regolarizzare la posizione fiscale in modo tempestivo.

Il modello Redditi utilizza:

  • quando l’errore comporta una maggiore imposta dovuta rispetto a quanto dichiarato nel 730;
  • quando si devono integrare dati mancanti o correggere informazioni errate che influiscono sul calcolo delle imposte.

Procedura:

Compilare il Modello Redditi con le informazioni corrette.

Trasmettere il modello all'Agenzia delle Entrate entro il 31 ottobre 2024.

Pagare la differenza di imposta con gli eventuali interessi calcolati fino alla data del versamento.

2. Utilizzo del Modello Redditi per Correzioni Oltre i Termini Ordinari

Se l’errore viene scoperto dopo il 31 ottobre 2024, cioè dopo Halloween, è comunque possibile procedere alla correzione tramite la presentazione di una dichiarazione integrativa. In questo caso, esistono due tipi di dichiarazioni integrative:

Dichiarazione integrativa a favore del contribuente:

Si utilizza quando la correzione porta a un maggior credito (per esempio, l’aggiunta di detrazioni o deduzioni non incluse) o un minor debito.

Questa dichiarazione può essere presentata entro cinque anni dal termine previsto per la presentazione del modello originario (ad esempio, fino al 31 dicembre 2029 per un errore nel modello 730 del 2024).

Dichiarazione integrativa a sfavore del contribuente:

Si utilizza quando l’errore comporta un maggior debito d’imposta. In questo caso, il contribuente deve presentare una dichiarazione integrativa per regolarizzare la propria posizione.

Oltre alla maggiore imposta dovuta, il contribuente sarà tenuto a pagare anche interessi e sanzioni eventualmente ravveduti.

3. Tempistiche per la Correzione

Le scadenze per la correzione tramite il Modello Redditi dipendono dalla tipologia di errore e dal momento in cui viene rilevato:

  • entro il 31 ottobre 2024: è possibile presentare il Modello Redditi correttivo nei termini;
  • oltre il 31 ottobre 2024: si può presentare una dichiarazione integrativa a favore o a sfavore, rispettando il termine massimo di cinque anni (31 dicembre del quinto anno successivo).

4. Procedura Dettagliata per la Correzione

Per correggere il modello 730 attraverso il Modello Redditi, è necessario seguire questi passaggi:

compilazione del Modello Redditi: compilare il Modello Redditi con i dati aggiornati e corretti, integrando tutti gli elementi mancanti o errati del modello 730 originario.

Trasmissione della Dichiarazione:

la trasmissione del Modello Redditi avviene attraverso i canali telematici forniti dall'Agenzia delle Entrate.

Pagamento delle Imposte Dovute:

Se la correzione comporta un maggior debito d’imposta, il contribuente deve versare la differenza insieme agli interessi e alle eventuali sanzioni ravvedute, utilizzando il modello F24.

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Stefano Ceci

Stefano CeciStefano Ceci

Dottore Commercialista iscritto all’ordine di Roma, Iscritto al Registro dei Revisori Contabili dal 1985 titolare di uno studio tributario e di consulenza aziendale. Componente Commissione area Tecnico Fiscale Consulta Nazionale dei CAF. Responsabile dell’Assistenza Fiscale del CAF MCL srl. Responsabile Ufficio Formazione CAF MCL srl. Ha maturato notevole esperienza nella gestione ed organizzazione degli Enti No Profit, componente del Tavolo Tecnico Legislativo in seno al Forum Nazionale del Terzo Settore, relatore alla Commissione Bilancio del Senato per le proposte di modifica Dlgs 117/17 , Componente Ufficio di Segreteria Fondi PNRR UE 2021-27 Forum Nazionale del Terzo Settore, collaborazioni con le commissioni terzo settore dell’Ordine dei Dottori Commercialisti di Roma ed Arezzo _ consulente amministrativo progetti ex/L. 383/00, consulente scientifico Commissione Riforma Terzo Settore – collaborazione con testate giornalistiche : CAF NEWS24 , Edizioni Traguardi Sociali, nel 2022 ha pubblicato: La Riforma del Terzo Settore – manuale pratico per le Associazioni di Promozione Sociale”

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