ANCORA CAMBIAMENTI SUI TEMPI DI PRESCRIZIONE
Il Decreto Cura Italia ha sospeso i termini di decadenza per il periodo che va dal 08/03/2020 al 31 maggio 2020.
Perciò 85 giorni di sospensione che operano ai sensi dell’art.157 del DL 34/2020, ricomprendendo tutti i termini ordinariamente in scadenza fra l’8 marzo ed il 31 dicembre 2020. Questa è la tesi confermata sia dall’Agenzia delle Entrate che dalla Guardia di Finanza.
Questo assunto ridisegna in maniera determinante il calendario dei termini di decadenza fiscale.
- Conseguentemente entro il 28 febbraio 2022, potranno/dovranno essere notificati gli atti emessi entro il 31 dicembre 2020, ossia gli atti di contestazione relativi al 2014 (sanzioni da quadro RW), gli avvisi di accertamento per il 2014, in presenza di omessa dichiarazione, nonché gli avvisi di accertamento per il 2015.
- Sempre entro il 28 febbraio 2022 dovranno essere notificati anche gli atti emessi entro il 31 dicembre 2020 in virtù del raddoppio dei termini per violazioni penali o ex art. 12 del D.L. n. 78/2009 (circolare n. 25/E/2020, par. 3.10.1).
- Entro il 26 marzo 2022, potranno essere notificati gli atti di contestazione relativi al 2015 (sanzioni RW) e, gli avvisi di accertamento per il 2015, in presenza di omessa dichiarazione, nonché gli accertamenti per annualità precedenti coperte dal raddoppio dei termini e in scadenza il 31 dicembre 2021.
Cosa accadrà per gli accertamenti sui periodi di imposta 2016 e successivi?
Situazione più lineare, per questi opererà il nuovo regime dell’art. 43, D.P.R. n. 600/1973 e dell’art. 57, D.P.R. n. 633/1972 che, pur non prevedendo più il raddoppio dei termini per violazioni penali (e lasciando, invece, invariato il raddoppio dei termini ex art. 12, D.L. n. 78/2009), dispone termini di accertamento di 5 anni per la dichiarazione infedele e di 7 anni per la dichiarazione omessa.
Perciò, l’Agenzia con un dietro front rispetto a precedenti orientamenti
Per i periodi d’imposta 2016, 2017 e 2018, conferma la proroga di 85 giorni dei termini di accertamento da sempre legati alla data del 31 dicembre.
Concludendo, questo dedalo fa quasi rimpiangere la proroga generalizzata e biennale fino al 31 dicembre 2022 dei termini di accertamento in scadenza nel 2020, poi soppressa.
TERMINI ACCERTAMENTO NEL CASO DI DICHIARAZIONE PRESENTATA
ANNO
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ANNO DI PRESENTAZIONE DELLA DICHIARAZIONE
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TERMINE ORDINARIO ACCERTAMENTO
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RADDOPPIO PER VIOLAZIONI PENALI
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2011
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2012
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31/12/2016
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28/02/2022
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2012
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2013
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31/12/2017
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26/03/2022
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2013
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2014
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31/12/2018
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26/03/2023
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2014
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2015
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31/12/2019
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26/03/2024
|
2015
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2016
|
28/02/2022
|
26/03/2025
|
2016
|
2017
|
26/03/2023
|
NON PIU’ PREVISTO
|
2017
|
2018
|
26/03/2024
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NON PIU’ PREVISTO
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2018
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2019
|
26/03/2025
|
NON PIU’ PREVISTO
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TERMINI ACCERTAMENTO NEL CASO DI DICHIARAZIONE OMESSA
ANNO
|
ANNO DI PRESENTAZIONE DELLA DICHIARAZIONE
|
TERMINE ORDINARIO ACCERTAMENTO
|
RADDOPPIO PER VIOLAZIONI PENALI
|
2009
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2010
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31/12/2015
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28/02/2022
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2010
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2011
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31/12/2016
|
26/03/2022
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2011
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2012
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31/12/2017
|
26/03/2023
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2012
|
2013
|
31/12/2018
|
26/03/2024
|
2013
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2014
|
31/12/2019
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26/03/2025
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2014
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2015
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28/02/2022
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26/03/2026
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2015
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2016
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26/03/2022
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26/03/2027
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2016
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2017
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26/03/2025
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NON PIU’ PREVISTO
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2017
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2018
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26/03/2026
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NON PIU’ PREVISTO
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2018
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2019
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26/03/2027
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NON PIU’ PREVISTO
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