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L’interpello è stato presentato dal proprietario di un appartamento posto all’interno di un edificio composto da tre unità, ognuna intestata ad un soggetto diverso, sul quale i lavori che si intendono effettuare sono costituiti dalla coibentazione delle strutture opache, dal cambio dei serramenti, dalla nuova installazione di impianto fotovoltaico con accumulo e dalla installazione di sistemi BACS. L’istante, successivamente alla verifica di tutti i requisiti per accedere al Superbonus, pone al Fisco una serie di quesiti relativi:
- ai tempi per fruire dell’agevolazione in merito all’intervento di installazione di impianti fotovoltaici con relativi sistemi di accumulo;
- alla possibilità di continuare a beneficiare della detrazione del 65% (ecobonus) su un vecchio generatore (G2) che verrà sostituito con uno nuovo (G3) sul quale chiede se sia possibile fruire della detrazione del 110%;
- al massimale per la rimozione e smaltimento dell’amianto e ai massimali per l’installazione di sistemi di building automation.
L’agenzia chiarisce che anche l’installazione degli impianti fotovoltaici rientra nella proroga al 2022. Inoltre, per gli interventi effettuati dai condomìni, la detrazione del 110% spetta anche per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2022, indipendentemente se, alla data del 30 giugno 2022, abbiano effettuato o meno interventi per il 60% di quelli complessivi.
Importante, sempre l’agenzia chiarisce che nel caso in cui, in un precedente intervento, si è fruito dell’ecobonus e, qualora si volesse effettuare una sostituzione, non solo i precedenti benefici non si perdono ma si potrà fruire della detrazione al 110% per il nuovo intervento. Resta comunque fermo l’eventuale accertamento, in concreto, di un utilizzo distorto dell’agevolazione in esame.
Per quel che attiene i massimali, si è chiarita l’importanza della valutazione del competente tecnico, il quale dovrà attestare non solo la rispondenza ai pertinenti requisiti ma anche la congruità delle spese sostenute in relazione agli interventi agevolati.
Infine, con riferimento ai sistemi BACS, ossia i sistemi di automazione e controllo intelligente degli edifici, l’Amministrazione Finanziaria richiama il decreto requisiti del 6 agosto 2020.
L’articolo 2, al punto 1.f, ha previsto tra gli interventi di efficientamento energetico anche l’installazione e messa in opera, nelle unità abitative, di dispositivi e sistemi di building automation purché - ai sensi dell’art. 11, allegato A del citato decreto - consentano la gestione automatica personalizzata degli impianti di riscaldamento o produzione di acqua calda sanitaria o di climatizzazione estiva in maniera idonea a:
- mostrare attraverso canali multimediali i consumi energetici la fornitura periodica dei dati. La misurazione dei consumi può avvenire anche in maniera indiretta finanche con la possibilità di utilizzare i dati di altri sistemi di misurazione installati nell’impianto purché funzionanti;
- mostrare le condizioni di funzionamento correnti e la temperatura di regolazione degli impianti;
- consentire l’accensione, lo spegnimento e la programmazione settimanale degli impianti da remoto.
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