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La dichiarazione IMU deve essere presentata ogniqualvolta “si verifichino modificazioni dei dati ed elementi dichiarati cui consegua un diverso ammontare dell'imposta dovuta” e, comunque, in tutti i casi in cui il Comune non è a conoscenza delle informazioni utili per verificare il corretto adempimento dell’imposta, le ipotesi delle esenzioni previste in relazione all’emergenza da Covid-19 sono da considerare nel perimetro degli eventi di cui il comune non ha conoscenza.
Pertanto, anche in quest’ultimo caso, i soggetti passivi dovranno presentare la dichiarazione, barrando la casella “Esenzione”.
Diversamente, l’obbligo dichiarativo non sussiste una volta che l’esenzione viene meno: per le agevolazioni legate all’emergenza Covid, che hanno carattere temporaneo per espressa previsione di legge, il periodo di durata è conosciuto dai Comuni e tale circostanza fa venire meno l’obbligo dichiarativo.
Ciò non vale, peraltro, per gli enti non commerciali per i quali, in base alla legge di Bilancio 2020, la “dichiarazione deve essere presentata ogni anno”.
Come calcolare acconto e saldo IMU
Il calcolo dell'IMU 2021, separatamente per acconto e saldo, si deve effettuare in base alle effettive condizioni soggettive e oggettive dell'immobile intervenute nel corso del primo e del secondo semestre e non come 50% dell'imposta annua.
Pertanto, per un immobile acquistato il 1° giugno 2021 la prima rata dell’IMU, da versare entro il 16 giugno, deve essere proporzionata a 1 mese di possesso e non deve essere parametrata al 50% del calcolo dell’imposta effettuato su 7 mesi.
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