Indicazioni utili per non fare errori
articolo di
Stefano Ceci
Abbiamo ragionato sui redditi fondiari, vediamo ora la madre di tutte le aree della precompilata, le spese detraibili.
Spese sanitarie
Parlare di spese sanitarie nella precompilata significa parlare del “sistema tessera sanitaria”, a tutti è chiaro che le spese inserite nel flusso di informazioni sono: non solo detraibili, ma anche già tracciate o se del caso, comunque detraibili perché non soggette ad obblighi di tracciabilità.
Torneremo sulla questione dell’accettazione o meno delle stesse se inserite in dichiarazione, ora ci interessa restituire un quadro complessivo delle diverse opzioni possibili.
Le spese sanitarie, si è scritto, rientrano nel novero delle spese comunicate dai cosiddetti “soggetti terzi” e sulle quali “pesa la mannaia” dell’agenzia relativamente alla possibilità di verifica della ricorrenza delle condizioni oggettive di detraibilità in capo al contribuente, questo sia nel caso siano accettate senza colpo ferire, sia nel caso fossero inserite o modificate in fase di assistenza fiscale.
Ma chi sono i soggetti terzi per le spese mediche? Sono quelli che hanno accesso al Sistema Tessera Sanitaria, tra i quali, ad esempio, le aziende sanitarie locali, le aziende ospedaliere, i medici, le farmacie e le parafarmacie.
Per ora ci fermiamo a questa prima osservazione e cioè, in precompilata i dati relativi alle spese mediche affluiscono in maniera aggregata, cioè complessivamente.
Dunque per farne un riscontro sarà necessario sommare le spese in nostro possesso e raffrontare il totale con quelle desumibili dalla precompilata.
E se il totale differisse? Al netto delle valutazioni in ordine al valore delle differenze, sarà necessario per il contribuente avere accesso alla propria area del servizio di consultazione raggiungibile al sito www.sistemats.it (https://sistemats1.sanita.finanze.it/portale/spese-sanitarie-cittadini) mediante: SPID; TS/CNS.
Solo così il cittadino potrà avere contezza del dettaglio delle spese inserite in precompilata e dunque fare le conseguenti valutazioni in ordine ai documenti non presenti.
Una considerazione spicciola, spesso accade di non avere documenti che risultano inseriti in dichiarazione ed averne di non inseriti, in questo caso ed al fine di ricostruire il totale degli oneri da detrarre, sarà necessario acquisire dal sito “sistemats.it” il dettaglio delle spese così da poterlo integrare, previa presentazione dello stesso elenco in autocertificazione a chi presta l’assistenza fiscale, tutto questo al fine di manlevarlo ( ma anche il contribuente, che risponde della maggiori imposte) dalla necessità di conservare e se necessario di esibire gli originali all’agenzia.
Diverso sarà il comportamento se la spesa eventualmente detraibile o non detraibile fosse inserita invece nel foglio informativo.
Se da verifiche fatte non spettasse, non sarà necessario modificare nulla in quanto il foglio informativo ha il solo valore di comunicazione, diversamente si procederà alla variazione inserendola in dichiarazione.
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Stefano Ceci
Dottore Commercialista iscritto all’ordine di Roma, Iscritto al Registro dei Revisori Contabili dal 1985 titolare di uno studio tributario e di consulenza aziendale. Componente Commissione area Tecnico Fiscale Consulta Nazionale dei CAF. Responsabile dell’Assistenza Fiscale del CAF MCL srl. Responsabile Ufficio Formazione CAF MCL srl. Ha maturato notevole esperienza nella gestione ed organizzazione degli Enti No Profit, componente del Tavolo Tecnico Legislativo in seno al Forum Nazionale del Terzo Settore, relatore alla Commissione Bilancio del Senato per le proposte di modifica Dlgs 117/17 , Componente Ufficio di Segreteria Fondi PNRR UE 2021-27 Forum Nazionale del Terzo Settore, collaborazioni con le commissioni terzo settore dell’Ordine dei Dottori Commercialisti di Roma ed Arezzo _ consulente amministrativo progetti ex/L. 383/00, consulente scientifico Commissione Riforma Terzo Settore – collaborazione con testate giornalistiche : CAF NEWS24 , Edizioni Traguardi Sociali, nel 2022 ha pubblicato: La Riforma del Terzo Settore – manuale pratico per le Associazioni di Promozione Sociale”