Il ministro Roberto Cingolani ha firmato il decreto che fissa i nuovi massimali unitari per le asseverazioni di congruità dei prezzi relativi ai lavori del Superbonus 110, dell'Ecobonus e del Bonus ristrutturazioni
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CAF News 24
I nuovi massimali individuati dal decreto aggiornano quelli già vigenti per l’Ecobonus (contenuti nel decreto del Mise del 2020), aumentandoli - spiegano dal ministero - «almeno del 20%».
Ciò in considerazione di un costo maggiore delle materie prime e dell’inflazione; inoltre secondo il cronoprogramma fissato dal decreto, i nuovi maasimali saranno rivisti ogni anno, diventando così, il perno attorno al quale ruotano tutte le asseverazioni di congruità dei prezzi.
Sono 40 le voci di spesa per le quali è saltato l’emendamento più contestato, emendamento che avrebbe determinato un ulteriore stop delle attività. L’ipotesi era infatti di fissare valori omnicomprensivi con una sorta di soluzione chiavi in mano da sottoporre ai cittadini.
Se fosse stata messa in pratica questa ipotesi, sarebbero stati ricompresi nel valore delle opere anche oneri che da stime fatte, possono arrivare anche a pesare nella misura del 40% dell’intero lavoro.
Per le voci non previste nel provvedimento, si farà riferimento agli altri elenchi: prezziari predisposti dalle Regioni e dalle Province autonome, listini delle Camere di commercio, prezziari della casa editrice Dei.
Alla fine di questo percorso il decreto dovrebbe aver soddisfatto tutti, tenendo fuori dal prezziario l’IVA, gli oneri professionali e i costi di posa in opera oltrechè riportando il Superbonus a un esercizio ragionevole che tuteli lo Stato e i cittadini, venendo incontro anche alle esigenze del settore e dell'efficientamento energetico.
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