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Nel periodo che andrà dal dal 1° luglio al 31 luglio 2021 (2 agosto quale termine finale) i contribuenti saranno chiamati a effettuare i versamenti di tutte le entrate tributarie e non tributarie derivanti da cartelle di pagamento, avvisi di addebito e avvisi di accertamento affidati all’Agente della riscossione.
IMPORTANTE: si potrà effettuare o un unico versamento del totale dovuto oppure si potrà richiedere la dilazione dei ruoli.
C’è di buono che al fine di evitare l’attivazione di procedure esecutive di recupero da parte dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione, il contribuente potrà presentare richiesta di rateizzazione entro il 31 luglio 2021 oppure pagare l’intero entro tale data (FAQ Agenzia delle Entrate-Riscossione del 28 maggio 2021).
Assieme alla possibilità di chiedere una dilazione dei pagamenti si ricorda un altro provvedimento che impatta direttamente sui rapporti con Equitalia e cioè che la decadenza dalla rateizzazione è stata aumentata a 10 rate: ossia il contribuente decade dalla rateazione se si verifica il mancato pagamento di 10 rate anche non consecutive anziché di 5, previste ordinariamente, però occorre fare attenzione al termine entro il quale sarà richiesta la dilazione, perché ad oggi, salvo modifiche, le richieste di rateazione presentate a partire dal 01/01/22 saranno soggetto al vecchio regime ordinario di decadenza pari a 5 rate.
Si aggiunga che il decreto Ristori ha ammesso la possibilità di beneficiare dell’istituto della rateizzazione anche a coloro che erano decaduti da precedenti rateizzazioni, prima dell’8 marzo 2020. Perciò entro il 31 dicembre 2021 si potrà presentare una nuova domanda di rateizzazione per ottenere un nuovo piano di dilazione dei debiti decaduti da precedenti dilazioni, senza necessità di saldare le rate scadute nel piano precedente.
Concludendo, di aspetti critici ve ne sono molteplici, il principale è che non c’è alcun motivo per sostenere ragionevolmente che quella a partire dal 01/07/2021 possa essere considerata una situazione economica idonea a permettere il sostenimento di ciò che non si è pagato in oltre un anno, in un’unica soluzione, allo stesso modo i meccanismi legati alle concessioni di dilazioni sono comunque farraginosi e non tengono conto dell’oggettività delle condizioni in un epoca ancora pienamente nella morsa della pandemia Covid-19 perciò il contribuente sarà chiamato a uno sforzo economico assai arduo, versando tutte le rate sospese entro il 31 luglio.
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