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L'ottenimento dell'Assegno di Inclusione avviene attraverso la presentazione telematica della domanda all'INPS. Quest'ultimo procede al riconoscimento dell'assegno previa verifica del rispetto dei requisiti e delle condizioni necessarie. In alternativa, è possibile presentare la richiesta presso i Centri di Assistenza Fiscale (CAF) e i Patronati che hanno stipulato apposita Convenzione con l'INPS.
Cos'è l'Assegno di Inclusione?
L'Assegno di Inclusione è una misura introdotta dal "Decreto Lavoro 2023" per fornire sostegno economico e promuovere l'inclusione sociale e professionale. La sua erogazione è condizionata al soddisfacimento di requisiti specifici.
Il richiedente deve essere cittadino europeo o familiare, titolare di diritto di soggiorno o protezione internazionale. Deve essere residente in Italia per almeno cinque anni, di cui gli ultimi due in modo continuativo.
Il reddito familiare tiene conto dell'ISEE e del reddito annuo. I requisiti patrimoniali includono valori di patrimonio immobiliare e mobiliare, con limitazioni per autoveicoli, navi, e aeromobili.
Il beneficio economico viene erogato attraverso una "Carta di inclusione", uno strumento di pagamento elettronico ricaricabile.
In caso di avvio di un'attività lavorativa, il reddito da lavoro non concorre alla determinazione del beneficio fino a un limite massimo di 3.000 euro lordi annui.
Sono previste sanzioni in caso di dichiarazioni mendaci o omesse comunicazioni. La decadenza si verifica in caso di mancata adesione ai percorsi di inclusione, mancata accettazione di offerte di lavoro adeguate, o violazione di obblighi specifici.
I beneficiari dell'Assegno di Inclusione, dovranno sottoscrivere un "patto di attivazione digitale" sulla piattaforma SIISL (IL SISTEMA INFORMATIVO PER L'INCLUSIONE SOCIALE E LAVORATIVA) e quindi aderire ad un percorso personalizzato di inclusione sociale o lavorativa. Saranno tenuti a presentarsi per il primo appuntamento presso i servizi sociali entro 120 giorni dalla sottoscrizione del patto e poi ogni 90 giorni, per aggiornare la propria posizione. In caso di mancata presentazione, il beneficio sarà sospeso. Sono esclusi dai vincoli del percorso gli over-60, le persone con disabilità, quelle con figli di tre anni o tre o più minori, le donne vittime di violenza di genere inserite nei percorsi di protezione.
L'Assegno è destinato ai nuclei familiari quando in esso sia presente almeno un componente:
· in condizioni di disabilità,
· minorenne;
· con più 60 anni di età,
· in condizione di svantaggio inserito in programmi di cura e assistenza certificati dalla pubblica amministrazione. Si tratta nello specifico di:
Il nucleo familiare deve possedere un ISEE non superiore a 9.360 euro e un reddito familiare inferiore a specifiche soglie, con valori differenziati in base alla presenza di minori o componenti con disabilità.
L'importo è una integrazione del reddito familiare fino a 6.000 euro annui, quindi 500 euro al mese, con possibilità di aggiunta di un contributo per l'affitto. La durata è massimo di 18 mesi, rinnovabile per ulteriori 12 mesi previa sospensione di un mese.
La richiesta avviene tramite modalità telematiche all'INPS, con possibilità di presentare la domanda presso Patronati e i CAF convenzionati. Per le istruzioni operative si attendono le indicazioni di dettaglio da parte dell’Istituto.
Per il primi due mesi del 2024, per le domande presentate senza ISEE in corso di validità, sarà utilizzato il valore in vigore nel 2023. Per i mesi successivi poi si dovrà inviare un ISEE aggiornato ( sarà quindi necessario presentare, entro febbraio 2024, una nuova DSU).